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Mosè
- Ximanth
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Mosè
Domenica 22 dicembre 1974 partì sul Canale Nazionale il "Mosè" diretto da Gianfranco De Bosio e interpretato, con straordinaria forza e profondità, da un Burt Lancaster veramente eccellente. Tra gli sceneggiatori (come accadrà poi per il "Gesù di Nazareth" di Zeffirelli) Anthony Burgess. Autore delle musiche, indimenticabili, Ennio Morricone. Un cast di altissimo livello che annoverava, oltre a Lancaster, Anthony Quayle e Ingrid Thulin, nei panni rispettivamente di Aronne e Miriam, fratelli di Mosè, Laurent Terzieff in quelli del faraone Mernefta. Irene Papas era la moglie di Mosè, Sefora, Mariangela Melato la principessa Bithia, che adotta il piccolo trovato sul Nilo in una cesta e un giovanissimo Michele Placido interpretava Caleb.
Fu uno sceneggiato di cui non persi una puntata e che mi fece conoscere un Mosè lontano anni luce da quello di cui avevo sentito parlare. Non un condottiero spavaldo bensì un uomo ricco di dubbi, fragile, quasi in lotta con un Dio che stentava a seguire davvero.
Proprio sabato scorso, su RaiStoria, nell'ambito della rubrica "Rewind", è iniziata la replica. Bene: dopo quarant'anni ancora riesce a "prendermi", nonostante l'ora di messa in onda...
Ah... last but non least... non ridetemi dietro ma... a dodici anni e spiccioli mi presi una sbandata colossale per il mitico Burt... Lo so, avrebbe potuto essere mio nonno, però...
Fu uno sceneggiato di cui non persi una puntata e che mi fece conoscere un Mosè lontano anni luce da quello di cui avevo sentito parlare. Non un condottiero spavaldo bensì un uomo ricco di dubbi, fragile, quasi in lotta con un Dio che stentava a seguire davvero.
Proprio sabato scorso, su RaiStoria, nell'ambito della rubrica "Rewind", è iniziata la replica. Bene: dopo quarant'anni ancora riesce a "prendermi", nonostante l'ora di messa in onda...
Ah... last but non least... non ridetemi dietro ma... a dodici anni e spiccioli mi presi una sbandata colossale per il mitico Burt... Lo so, avrebbe potuto essere mio nonno, però...
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Noi siamo oggetto da parte di Dio di un amore intramontabile. Sappiamo: ha sempre gli occhi aperti su di noi, anche quando sembra ci sia notte. E' papà; più ancora è madre.
Papa Giovanni Paolo I - Angelus del 10 settembre 1978
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- barbatrucco
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Re: Mosè
Scusate l'OT, ma mi fate venire in mente l'amica di Eleonora Giorgi in Borotalco di Verdone
Scherzi a parte, grandissimo attore e, nello specifico, grande sceneggiato.
Scherzi a parte, grandissimo attore e, nello specifico, grande sceneggiato.
Resta di stucco, è un barbatrucco!
- Ximanth
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Re: Mosè
barbatrucco ha scritto:Scusate l'OT, ma mi fate venire in mente l'amica di Eleonora Giorgi in Borotalco di Verdone
Scherzi a parte, grandissimo attore e, nello specifico, grande sceneggiato.
...credo che quel "Burt" si riferisse a Reynolds... "Si, ma Burt è troppo buro"...
Di Lancaster, invece, parlava Infanti a Verdone... mi pare...
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Re: Mosè
Ero piccolo ma me lo ricordo abbastanza bene... Mi impressionò molto la scena del bastone che si trasforma in serpente...
Anni dopo, a catechismo, quando la maestra ci raccontava la storia di Mosè, rivedevo nella mia mente le immagini dello sceneggiato.
Anni dopo, a catechismo, quando la maestra ci raccontava la storia di Mosè, rivedevo nella mia mente le immagini dello sceneggiato.
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Anni 80? No, grazie- Supersonic
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Re: Mosè
Per motivi di studio non riuscii a vedere tutte le puntate. Burt Lancaster rimane un mito ma gli altri attori del cast non sono da meno. Da ricordare anche la colonna sonora di Ennio Morricone.
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Re: Mosè
Beh, sono due cose diverse, io apprezzo sia i vecchi sceneggiati che le moderne fiction. I primi avevano dalla loro la cura del dettaglio, le seconde invece hanno un linguaggio più moderno, più dinamico. Facendo un parallelo, non è detto che gli appassionati di classici della letteratura rifiutino in toto i bestsellers e viceversa; magari privilegiare gli uni o gli altri dipende dal nostro vissuto in generale, io per esempio preferisco leggere bestsellers perché mi sono saturata di classici quando studiavo. Ma se non leggo più classici non significa che non li apprezzolespaul ha scritto:Lo ricordo molto bene...Considerazione: chi ha visto questi sceneggiati non riesce a vedere le fiction odierne...mi sembra ovvio.
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Re: Mosè
A mio modesto parere, le "fiction" di oggi sono nettamente inferiori a quelle degli anni 70. Prima di tutto per gli attori, in secondo luogo per la sceneggiatura. Sono superficialissime, studiate per accontentare il pubblico e specialmente quando affrontano storie vere, realmente accadute o personaggi della storia, dimostrano tutta la loro pochezza. Questo nei grandi numeri, poi, ovviamente, ci sono le eccezioni.
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Anni 80? No, grazie