Sabato 10 luglio 1976, alla fabbrica Icmesa di Meda (un comune della Brianza che si trova a circa venti chilometri da Milano), che produceva composti chimici per l’industria farmaceutica e per quella dei coloranti, si verificò, a causa del surriscaldamento di uno dei reattori, che raggiunse una temperatura stimata fra i 450 e i 500 gradi (mentre la soglia di sicurezza si aggirava intorno ai 150 gradi), una violenta fuoriuscita di materiale tossico che formò una nube.
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