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Pallacanestro: l’Urss batte gli Usa

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La vittoria più contestata della storia della pallacanestro: il 9 settembre 1972 si svolse la finale dei Giochi Olimpici di Monaco e per la prima volta la nazionale sovietica superò la rappresentativa degli Stati Uniti, aggiudicandosi la medaglia d’oro.

Ad essere contestati sono gli ultimi tre secondi della partita, decisivi per la vittoria dei sovietici, in cui ci fu una decisione arbitrale di dubbia legittimità, tuttavia successivamente confermata in sede di reclamo al Collegio arbitrale.

A onor del vero, l’Urss aveva dominato a lungo la partita, trovandosi in vantaggio anche di dieci punti. Nel finale, però, gli americani rimontarono fino a portarsi in vantaggio di un punto, grazie all’esecuzione di due tiri liberi dalla lunetta.

A quel punto mancavano solo tre secondi da giocare. Gli Usa conducevano per 50 a 49, la palla era in possesso dei sovietici, che fecero una lunga rimessa dal fondo per cercare disperatamente di segnare l’ultimo canestro, dall’altra parte del campo.

La palla, rimessa in campo, finì addirittura nelle mani degli americani. Senonché, nello stesso torno di tempo, l’allenatore dell’Urss reclamò a gran voce di aver chiesto un “time out” (una breve interruzione della partita per istruire i suoi giocatori) durante l’esecuzione dei tiri liberi. Così, mentre la palla volava nelle mani degli americani, l’arbitrò sospendeva l’incontro e concedeva il time out ai sovietici. Mancava ancora un solo secondo da giocare.

Alla ripresa del gioco, i sovietici fecero una nuova rimessa da fondo campo. Ma un secondo era veramente troppo poco. La sirena suonò mentre la palla era ancora in aria e gli americani festeggiarono la vittoria.

A questo punto, si intromise il segretario della Federazione Internazionale della Pallacanestro, che scavalcò l’arbitro, affermando la necessità di ripetere la rimessa da fondo campo facendo ripartire il cronometro da meno tre secondi e non da meno un secondo, com’era stato fatto. Questo perché l’allenatore dell’Urss aveva chiesto il time out quando mancavano ancora tre secondi.

Nonostante le proteste degli americani, i sovietici fecero una terza rimessa lunga da fondo campo, con tre secondi da giocare. E questa volta non sbagliarono. Il lancio, lungo tutto il campo, finì dritto nelle mani del giocatore russo Alexandr Belov, che insaccò il pallone nel cesto. La sirena suonò e l’Urss vinse col punteggio di 51 a 50.

Gli americani presentarono reclamo, ma il Collegio decise a maggioranza, per tre voti contro due, a favore dei sovietici. Gli Usa per protesta non si presentarono a ritirare la medaglia d’argento.

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