Se dovessi prendere un esempio di carosello “storico”, penso che quello del confetto Falqui sarebbe uno dei candidati ad essere inseriti almeno fra i primi cinque. E questo per due ottime ragioni: primo, lo slogan si è mantenuto tale e quale dagli albori di carosello fino ai nostri giorni (anche se non proprio dall’inizio: il primo comunicato del 1957 non ha ancora il mitico “basta la parola”) e penso si tratti di un caso più unico che raro; peraltro ritengo sia stato qualcosa di strepitoso coniare uno slogan di così grande successo su di un prodotto così “infido” da trattare.
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