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Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

Messaggio da Whiteshark »

La copertina di questo a me sconosciuto (mio dolo) libro mi fa scoprire con piacere che è edito dalla Rubbettino editore, un piccolo grande esempio di come anche al Sud, se si ha la forza ed il coraggio delle proprie idee, si possono creare piccoli ma significativi miracoli.
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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

Messaggio da Insight »

E non dimentichiamo che al Sud ci sono pure Case editrici come Laterza e Sellerio, che rientrano nelle "big" :)
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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

Messaggio da Whiteshark »

Beh, la Sellerio ha avuto la "fortuna" di avere come padrino un top dei top come Leonardo Sciascia, che con l'Affaire Moro fece andare in orbita la casa editrice, che poi, con Camilleri, spiccò il balzo definitivo. Comunque grande merito a enzo sellerio ed elvira Georgianni. Fine OT.
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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

Messaggio da Insight »

Dalla Sardegna alla Calabria all'entroterra istriano... Altro romanzo che considero fondamentale del decennio e al quale ho dedicato il mio primo articolo sul Forum.


NUMERO QUATTRO

Fulvio Tomizza, La miglior vita (1977)
Attraverso la narrazione di un sagrestano di un paese dell'Istria, scorrono nelle pagine di questo libro settant'anni di Storia, dai primi del Novecento agli anni Settanta inoltrati. Avvenimenti privati, della vita umile e laboriosa dei contadini, si mescolano con i grandi sconvolgimenti storici, politici e sociali del "secolo breve": due guerre mondiali, esodi volontari o forzati, il regime fascista prima e socialista poi, e la commistione etnica tra slavi e italiani.

In un piccolo paese situato in una terra dai confini sempre incerti e mobili, uno dei pochi punti di riferimento è la parrocchia. E il sagrestano di questo romanzo non è soltanto un umile osservatore e cronista degli avvenimenti, ma anche un abile mediatore fra il "microcosmo" di cui fa parte e i parroci che si succedono nel tempo, spesso superbi e intolleranti o comunque incapaci di integrarsi nella comunità paesana.

Una lunga vita umana trascorre e alla fine passa, portandosi via il mondo intero: poiché "il mondo muore a ogni morte di un uomo".


http://www.anni70.net/libri/la-miglior-vita/
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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

Messaggio da Insight »

Il viaggio iniziato a febbraio sembrava così lungo e ora invece sta volgendo al termine. Il nuovo pianeta è ormai visibilissimo, mentre la Terra è scomparsa.

Trenta libri che andranno a comporre la Piccola Biblioteca Spaziale nella sezione Anni 70. Ne mancano soltanto tre... I primi 3 libri degli anni Settanta :)

PROSSIMAMENTE
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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

Messaggio da Insight »

Ed eccoci arrivati al numero tre; un romanzo toccante, ricordo della mia tarda infanzia, che molto ha a che fare con un mio pensiero abbastanza fisso di quei tempi... Ossia la Terza guerra mondiale :ninja:


NUMERO TRE


Carlo Cassola, Il superstite (1978)
Immagine

L'ecatombe nucleare, in un futuro non tanto lontano, causa in poco tempo l'estinzione di tutte le forme di vita sul nostro amato pianeta Terra. L'ultimo superstite su tutto il globo è un cane, ex fedelissimo amico dell'uomo.

Un cane, che quasi per ironia della sorte si chiama Lucky, dopo l'immane catastrofe rimane senza padrone ed è alla disperata ricerca sia del nutrimento materiale sia di quello morale, ossia della compagnia di un altro essere vivente cui dedicare la propria esistenza.

Dopo aver strenuamente lottato e resistito, prima associandosi e offrendo la propria protezione a un gatto e poi addirittura diventando amico e protettore di alcuni pesci, Lucky, resosi conto di essere rimasto nella più totale e assoluta solitudine (anche il gatto e i pesci, infatti, sono scomparsi), si lascia morire, consegnando se stesso al proprio destino di ultimo abitante della Terra, dove la vita è stata distrutta dalla stupidità degli uomini.

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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

Messaggio da Insight »

A un passo dalla meta: ecco il libro numero 2 della Piccola biblioteca spaziale, un romanzo che scoprii a diciotto anni e che non ho mai più potuto dimenticare, tra i più emozionanti e sconvolgenti che abbia mai letto.



NUMERO DUE


Oriana Fallaci, Un uomo (1979)
Immagine


Romanzo che, com'è noto, racconta delle gesta di Alekos Panagulis e della sua relazione con la scrittrice -giornalista, tra il 1973 e il 1976.

Panagulis, spirito inquieto e ribelle, anarcoide, ancora studente di Ingegneria al Politecnico di Atene, nell'estate del 1968 prepara, praticamente da solo, un attentato dinamitardo contro il dittatore greco Georgios Papadopoulos, il tiranno a capo del regime filo-fascista dei "colonnelli". L'attentato fallisce e per il giovane inizia un lungo e penoso calvario.

Incarcerato e sottoposto a feroci torture, sia fisiche sia psicologiche, tenta più volte di evadere ma viene sempre ripreso. Condannato a morte, la sua condanna non viene mai eseguita a causa della pressione internazionale e del discredito che l'esecuzione getterebbe sul governo greco. Panagulis, infatti, diventa in pochi anni un simbolo della resistenza contro il regime dei colonnelli.

Graziato e scarcerato dopo cinque anni, conosce Oriana Fallaci, giunta in Grecia per intervistarlo. Sorvegliato speciale, Panagulis riesce dopo pochi mesi a fuggire in Italia, dove inizia una relazione con la scrittrice e chiede invano aiuto ad alcuni esponenti politici italiani per ottenere giustizia in patria.

Alla caduta dei regime, nel giugno del 1974, i due fanno ritorno insieme in Grecia. L'indomabile Panagulis inizia e combatte nuove battaglie, prima per far condannare i suoi ex aguzzini e poi per smascherare la corruzione del nuovo governo, finto democratico, instauratosi in Grecia dopo la dittatura.

Insofferente agli schemi della politica, ai compromessi e ai giochi di potere, Panagulis rimane tuttavia isolato, un cane sciolto che combatte da solo. Finisce anche la sua tormentata relazione con la Fallaci, una passione breve ma molto intensa.

Fino alla sua eliminazione fisica, avvenuta il 1 maggio del 1976, in un incidente automobilistico provocato dai suoi nemici, sicari inviati dal nuovo governo contro il quale egli aveva raccolto delle pericolose prove.


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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

Messaggio da Gimli Il Nano »

Insight ha scritto:A un passo dalla meta: ecco il libro numero 2 della Piccola biblioteca spaziale, un romanzo che scoprii a diciotto anni e che non ho mai più potuto dimenticare, tra i più emozionanti e sconvolgenti che abbia mai letto.



NUMERO DUE


Oriana Fallaci, Un uomo (1979)
Immagine


Romanzo che, com'è noto, racconta delle gesta di Alekos Panagulis e della sua relazione con la scrittrice -giornalista, tra il 1973 e il 1976.

Panagulis, spirito inquieto e ribelle, anarcoide, ancora studente di Ingegneria al Politecnico di Atene, nell'estate del 1968 prepara, praticamente da solo, un attentato dinamitardo contro il dittatore greco Georgios Papadopoulos, il tiranno a capo del regime filo-fascista dei "colonnelli". L'attentato fallisce e per il giovane inizia un lungo e penoso calvario.

Incarcerato e sottoposto a feroci torture, sia fisiche sia psicologiche, tenta più volte di evadere ma viene sempre ripreso. Condannato a morte, la sua condanna non viene mai eseguita a causa della pressione internazionale e del discredito che l'esecuzione getterebbe sul governo greco. Panagulis, infatti, diventa in pochi anni un simbolo della resistenza contro il regime dei colonnelli.

Graziato e scarcerato dopo cinque anni, conosce Oriana Fallaci, giunta in Grecia per intervistarlo. Sorvegliato speciale, Panagulis riesce dopo pochi mesi a fuggire in Italia, dove inizia una relazione con la scrittrice e chiede invano aiuto ad alcuni esponenti politici italiani per ottenere giustizia in patria.

Alla caduta dei regime, nel giugno del 1974, i due fanno ritorno insieme in Grecia. L'indomabile Panagulis inizia e combatte nuove battaglie, prima per far condannare i suoi ex aguzzini e poi per smascherare la corruzione del nuovo governo, finto democratico, instauratosi in Grecia dopo la dittatura.

Insofferente agli schemi della politica, ai compromessi e ai giochi di potere, Panagulis rimane tuttavia isolato, un cane sciolto che combatte da solo. Finisce anche la sua tormentata relazione con la Fallaci, una passione breve ma molto intensa.

Fino alla sua eliminazione fisica, avvenuta il 1 maggio del 1976, in un incidente automobilistico provocato dai suoi nemici, sicari inviati dal nuovo governo contro il quale egli aveva raccolto delle pericolose prove.


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Fino alla sua eliminazione fisica, avvenuta il 1 maggio del 1976, in un incidente automobilistico provocato dai suoi nemici, sicari inviati dal nuovo governo contro il quale egli aveva raccolto delle pericolose prove.

Per completezza dell'informazione, c'è da dire che la famiglia Panagulis, alla tesi che il loro parente fosse stato vittima di omicidio, non ci ha mai creduto. Lo fanno per "quieto vivere"? Lo fanno perché loro in Grecia ci vivono e la Fallaci (che non avevano mai avuto in simpatia per vari motivi. Se non altro perché più grande d'età di Alekos) no? Si tratta di processi alle intenzioni.
G.K. Chesterton : "Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate".
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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

Messaggio da Whiteshark »

Insight ha scritto:Ed eccoci arrivati al numero tre; un romanzo toccante, ricordo della mia tarda infanzia, che molto ha a che fare con un mio pensiero abbastanza fisso di quei tempi... Ossia la Terza guerra mondiale :ninja:


NUMERO TRE


Carlo Cassola, Il superstite (1978)
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L'ecatombe nucleare, in un futuro non tanto lontano, causa in poco tempo l'estinzione di tutte le forme di vita sul nostro amato pianeta Terra. L'ultimo superstite su tutto il globo è un cane, ex fedelissimo amico dell'uomo.

Un cane, che quasi per ironia della sorte si chiama Lucky, dopo l'immane catastrofe rimane senza padrone ed è alla disperata ricerca sia del nutrimento materiale sia di quello morale, ossia della compagnia di un altro essere vivente cui dedicare la propria esistenza.

Dopo aver strenuamente lottato e resistito, prima associandosi e offrendo la propria protezione a un gatto e poi addirittura diventando amico e protettore di alcuni pesci, Lucky, resosi conto di essere rimasto nella più totale e assoluta solitudine (anche il gatto e i pesci, infatti, sono scomparsi), si lascia morire, consegnando se stesso al proprio destino di ultimo abitante della Terra, dove la vita è stata distrutta dalla stupidità degli uomini.

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Libro incredibilmente bello.
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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

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Rullo di tamburi! Siamo arrivati all'ultimo libro della Piccola biblioteca che mi ha accompagnato durante questo lungo viaggio nello spazio iniziato a febbraio. Si tratta forse dell'unico vero capolavoro letterario degli anni Settanta, che si eleva al di sopra del decennio per entrare nell'Olimpo. Peraltro l'Autrice, molto probabilmente, è la più grande scrittrice italiana di tutti i tempi. Ma queste valutazioni è meglio lasciarle ai critici letterari. Per parte mia dico soltanto che fin dalla prima volta che lo lessi, ormai una trentina d'anni fa, ebbi la sensazione di avere tra le mani un classico senza tempo.


NUMERO UNO


Elsa Morante, La Storia (1974)
Romanzo definito "corale", perché molteplici sono i protagonisti, ma che si snoda attorno alle vicende private dei tre personaggi centrali.

Ida Ramundo, maestra ebrea che vive e lavora a Roma, nasconde le proprie origini per eludere le leggi razziali e le persecuzioni nazifasciste.

Nel 1941, Ida, che ha già un figlio adolescente un po' scavezzacollo di nome Nino, che per braveria ha aderito al fascismo, viene violentata da un soldato tedesco e dà in seguito alla luce un altro figlio: Giuseppe, che sarà soprannominato "Useppe" dal fratello maggiore.

La Storia universale, con i suoi tragici avvenimenti, segna e condiziona le vicende personali dei protagonisti, le loro singole storie, ciascuna delle quali, altrettanto intrisa di tragicità, finirà per venire irrimediabilmente spezzata.

Ida e il piccolo Useppe, dopo aver perduto la casa sotto le bombe degli Alleati, passano da un ricovero e un alloggio di fortuna all'altro. Il figlio maggiore Nino, esaurito l'entusiasmo per la camicia nera, si converte al comunismo ed entra nella Resistenza combattendo con i partigiani.

Dopo la Liberazione, tuttavia, Nino si dà al contrabbando e diventa un fuorilegge. Infine perde la vita in un incidente stradale durante un inseguimento con la polizia. Prima di morire fa in tempo a lasciare a Useppe il suo cane, una femmina di pastore maremmano di nome Bella, che diventa la compagna inseparabile del bambino.

Ma il piccolo Useppe è un bambino fragile e minato dall'epilessia, malattia che lo porta alla morte a soli sei anni.

Ida, già duramente provata dalla perdita del primogenito, alla vista del corpo senza vita di Useppe esce di senno e sarà necessario l'intervento della forza pubblica per convincerla a rilasciare il cadavere. Finirà i suoi giorni in un manicomio. Anche Bella non vuole rassegnarsi alla morte del suo piccolo padrone e rimane a vegliarne il corpo e a difenderlo fino a farsi ammazzare...

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