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Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

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Meglio non lasciarsi turbare dalle contingenze terrestri e proseguire nel mio viaggio nello spazio, in compagnia di tanti bei libri che andranno a comporre la piccola biblioteca spaziale degli anni 70.

Ormai siamo nell'ultima parte del viaggio, ne mancano soltanto dieci... A chi interessa (quei pochi, pochissimi...Uno, due?) chiedo di rimanere con me e ne sono lieto, agli altri dico: peggio per loro ;)

Ma sono sempre ottimista e spero che un giorno arriveranno su questo Forum utenti più sensibili alla cultura (e un po' meno alle ragazze coccodè e alle signorine buonasera).

Avanti, allora, alla scoperta dei dieci libri più rappresentativi (per me) del nostro bel decennio... Da qui a dicembre.

Viva i libri! em_love
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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

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Inizio allora l'ultima parte del viaggio, andando a scoprire il romanzo numero dieci. Un libro che ho scelto di portare con me soprattutto per l'ambientazione fortemente rievocativa degli anni Settanta...



NUMERO DIECI

Ottiero Ottieri, Contessa (1975)
Una storia drammatica e apparentemente senza soluzioni, nella quale una giovane donna, contemporaneamente paziente e medico di se stessa, cerca di uscire dal tunnel della depressione.

Il male di vivere in queste pagine sembra esemplificato soprattutto nell'anafettività della protagonista e nel suo bisogno disperato di rompere la "barriera" che la isola dal resto del mondo.
Atmosfere ovattate, locali e salotti tipici della borghesia settantiana, cliniche di cura e improbabili flirt con i tanti maschi che ronzano attorno all'avvenente ma infelice e incompresa Elena Miuti. Sono questi gli ingredienti principali del romanzo, che, pur avendo una trama povera di avvenimenti, riesce a colpire il lettore e a lasciarlo con un senso di angoscia, trasmettendogli molto bene il disagio della protagonista.

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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

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Un altro romanzo dalle atmosfere settantiane, ma anche molto oniriche, sospeso in una dimensione che talvolta appare al limite del mondo reale.



NUMERO NOVE

Giovanni Arpino, Domingo il favoloso (1975)
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In una Torino ovattata e violenta, una specie di cavaliere solitario, infallibile giocatore d'azzardo, si aggira per le sue vie notturne senza uno scopo preciso, ai margini di un mondo che egli stesso rifiuta...

L'enigmatico protagonista si troverà ben presto coinvolto in una vicenda nella quale dimostrerà il suo gran cuore. Una storia di zingari e di magia, al cui centro c'è una ragazzina affetta da un morbo incurabile.

Romanzo che colpisce per la sua originalità, anche dal punto di vista linguistico, scritto da un grande maestro della narrativa. L'unico tra gli autori degli anni Settanta di cui mi porterò sul nuovo pianeta ben due libri :)

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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

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Un Autore che ha dato il meglio di sé nel decennio successivo, ma che già sul finire degli anni Settanta ci ha regalato uno stupendo e indimenticabile romanzo, che si potrebbe definire una via di mezzo tra il genere giallo e quello "psicologico".


NUMERO OTTO

Giuseppe Pontiggia, Il giocatore invisibile (1978)
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Un accademico, stimato professore di filologia classica, si trova a dover combattere una "guerra" con un nemico invisibile, un anonimo autore di una critica che lo ha duramente attaccato e screditato di fronte ai suoi colleghi e agli studenti, mettendo così in seria discussione il suo prestigio.

Il professore, improvvisandosi detective, si mette alla ricerca del nemico misterioso che si cela tra i suoi stessi colleghi e "amici".

L'indagine diventa anche l'occasione per ripensare con lucidità e amarezza a tutto il suo percorso professionale e di vita, fino a scoprire in maniera drammatica che molte delle sue certezze erano simili a dei castelli di carta...


http://www.anni70.net/libri/il-giocatore-invisibile/
Ultima modifica di Insight il dom 16 gen 2022, 12:26, modificato 2 volte in totale.
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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

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La pila dei libri che ho portato sull'astronave inizia ad assottigliarsi, ormai ne sono rimasti soltanto sette, e il pianeta di destinazione è sempre più vicino, già lo vedo brillare come una stella...

Ecco, intanto, un altro fondamentale romanzo degli anni Settanta.


NUMERO SETTE


Leonardo Sciascia, Todo modo (1974)
Nel cuore dell'assolata Sicilia, in piena estate, un misterioso delitto si consuma tra le mura di un antico eremo trasformato in albergo, scelto come meta per un ritiro spirituale da un gruppo di onorevoli "potentati", che in realtà sfruttano il consesso per i loro loschi affari...

Romanzo acuto e irriverente, che getta una luce grottesca sulla classe politica dominante, corrotta moralmente, completamente asservita agli interessi privati e incline al male.

Indimenticabile la "scena" degli illustri notabili che ballano la quadriglia nel cortile dell'eremo, mentre giunge inaspettato lo sparo e si compie il delitto.

L'assassino, che poco dopo colpira' ancora, è tra loro... Dove altro potrebbe essere? ;)


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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

Messaggio da Whiteshark »

Insight ha scritto:Inizio allora l'ultima parte del viaggio, andando a scoprire il romanzo numero dieci. Un libro che ho scelto di portare con me soprattutto per l'ambientazione fortemente rievocativa degli anni Settanta...



NUMERO DIECI

Ottiero Ottieri, Contessa (1975)
Una storia drammatica e apparentemente senza soluzioni, nella quale una giovane donna, contemporaneamente paziente e medico di se stessa, cerca di uscire dal tunnel della depressione.

Il male di vivere in queste pagine sembra esemplificato soprattutto nell'anafettività della protagonista e nel suo bisogno disperato di rompere la "barriera" che la isola dal resto del mondo.
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viewtopic.php?f=43&t=737


Uno dei libri che ho fatto più fatica a finire. Contorto come pochi con alcune figure (Pietro) incomprensibili, trasmette una sensazione mista di angosciata noia, almeno a me.
Remember:

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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

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Almeno non e' tanto lungo :lol:
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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

Messaggio da Whiteshark »

Insight ha scritto:La pila dei libri che ho portato sull'astronave inizia ad assottigliarsi, ormai ne sono rimasti soltanto sette, e il pianeta di destinazione è sempre più vicino, già lo vedo brillare come una stella...

Ecco, intanto, un altro fondamentale romanzo degli anni Settanta.


NUMERO SETTE


Leonardo Sciascia, Todo modo (1974)
Nel cuore dell'assolata Sicilia, in piena estate, un misterioso delitto si consuma tra le mura di un antico eremo trasformato in albergo, scelto come meta per un ritiro spirituale da un gruppo di onorevoli "potentati", che in realtà sfruttano il consesso per i loro loschi affari...

Romanzo acuto e irriverente, che getta una luce grottesca sulla classe politica dominante, corrotta moralmente, completamente asservita agli interessi privati e incline al male.

Indimenticabile la "scena" degli illustri notabili che ballano la quadriglia nel cortile dell'eremo, mentre giunge inaspettato lo sparo e si compie il delitto.

L'assassino, che poco dopo colpira' ancora, è tra loro... Dove altro potrebbe essere? ;)


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Libro di bellezza e profondità quasi sconcertanti.
Remember:

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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

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Un importantissimo romanzo, nonché caso letterario degli anni Settanta, che colpisce il lettore come un pugno nello stomaco, anche se nelle sue pagine non mancano la poesia e un forte messaggio di speranza.


NUMERO SEI
Gavino Ledda, Padre padrone (1975)
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La durissima e violenta educazione di un pastorello sardo, strappato dai banchi di scuola a cinque anni e avviato al lavoro da un padre spietato, che lo costringe a passare le notti all'aperto, in solitudine, nelle aspre colline di Baddhevrùstana, per custodire il gregge, con la sola compagnia dei suoni e dei rumori della natura che imparerà ad ascoltare e a dominare.

Analfabeta fino all'età di vent'anni, Gavino Ledda riuscirà alla fine ad emanciparsi. La fuga per il servizio militare gli farà assaporare il senso di affrancamento dal patriarca e sarà l'occasione per la conquista dell'educazione scolastica che gli era stata negata.

Un cammino progressivo verso la libertà e il riscatto, fino allo scontro finale, la resa dei conti con il padre padrone. Ma dopo aver contravvenuto alla "legge del padre" non gli sarà più possibile tornare indietro...


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Re: Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

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Altro romanzo che affronta la "questione meridionale" con grande incisività e forza letteraria, ambientato questa volta in Calabria.



NUMERO CINQUE


Saverio Strati, Il selvaggio di Santa Venere (1977)
Tre diverse generazioni della famiglia Arcadi attraversano il romanzo: nonno, figlio e nipote. Le loro vicende corrono in parallelo mediante sfasature temporali e continui "flashback".

Domina sulle altre la figura di mezzo, quella di Leo il "selvaggio", figlio di Don Mico e padre di Dominic: pastorello deriso e umiliato da ragazzino dai suoi coetanei di città, mafioso ingenuo e combattente nelle fila dei partigiani greci in gioventù; e, infine, uomo maturo e saggio, temprato nel fisico e nel morale, piccolo (grande) imprenditore agricolo del Sud.

Attraverso il difficile percorso formativo di Leo Arcadi, il libro analizza importanti tematiche sociali: il rapporto tra la città e la campagna e quello tra il Nord e il Sud; la mafia, l'analfabetismo e, soprattutto, l'immigrazione verso il Nord, un fenomeno che viene visto negativamente, come un ingiusto sradicamento subito dai meridionali: l'altra faccia, tragica e silente, del "miracolo economico".

Ma infine uno dei punti di forza del "selvaggio" sarà proprio quello di resistere ai richiami delle ondate migratorie e di continuare a vivere nella sua terra d'origine.


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